Nicola Caredda e Danilo Sini
vincono il Premio del Pubblico alla prima Biennale d’Arte
Contemporanea dedicata a Maria Lai. Il verdetto è stato
proclamato in serata al museo Camuc di Ulassai, durante una
cerimonia a cui hanno preso parte il sindaco Giovanni Soru, la
giunta comunale di Ulassai e il consiglio di amministrazione
della Fondazione Stazione dell’Arte.
La cerimonia, coordinata dalla giornalista Simona Scioni, si è
conclusa poi nel piazzale della Stazione dell’arte con il
concerto della formazione di country rock Death-Rattle.
Il riconoscimento alle due opere – un premio in denaro di
1.250 euro per ciascun artista – è stato attribuito dai voti dei
visitatori nei due siti che ospitano l’esposizione: il museo
Camuc e la Stazione dell’Arte. Nicola Caredda firma un lavoro
postmoderno dal titolo “Beatrice does not love Dante”, Danilo
Sini attinge alle suggestioni dell’infanzia nel suo “topodimontagna”.
Si tratta, secondo il direttore artistico della Biennale
Gianni Murtas, di “due opere molto belle, diverse ma entrambe
emozionanti. Danilo ha conosciuto Maria Lai e ha saputo
recuperarne gli spunti simbolici dell’infanzia facendoli
interagire col suo universo poetico, mentre Nicola ha realizzato
un’opera di straordinaria potenza narrativa che sembra includere
tutte le scorie della postmodernità”.
Aggiunge Damiano Rossi, membro del comitato scientifico: “Sono due modi di suscitare riflessioni, di stimolare punti di
vista differenti. Sini come un bambino che gioca è capace di
catturare l’attenzione da lontano, mentre Caredda ci fa
osservare il mondo da vicino. Il pubblico non è stato in
disparte ma ha scelto di stare in mezzo, e ha scelto bene”.
Sempre per il comitato scientifico che ha curato la Biennale,
chiosa Chiara Manca: “Credo sia stato importante che il comune
di Ulassai e la Fondazione Stazione dell’Arte, nel ricordo
dell’esperienza di Maria Lai nel 1981, abbiano dato la
possibilità ai fruitori della Biennale di esprimere una
preferenza sulle opere esposte. Nel coinvolgere la comunità dei
visitatori hanno dimostrato un’apertura significativa verso le
nuove prospettive dell’arte contemporanea”.
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Fonte Ansa.it