
(ANSA) – AOSTA, 25 GEN – Il tribunale collegiale di Aosta
(presieduto dal giudice Eugenio Gramola, giudici a latere Marco
Tornatore e Luca Fadda) ha prosciolto un uomo di 43 anni
accusato di tentato omicidio ai danni della moglie. La procura
aveva chiesto una condanna a 15 anni di reclusione.
L’uomo, residente ad Aosta e originario del Marocco, si trova
recluso in carcere. Due gli episodi contestati: uno
strangolamento, risalente al 22 dicembre 2021, e un tentativo di
intossicazione della donna con l’accensione di un braciere in
casa, nel 2007. Per il primo episodio i giudici hanno disposto
il non doversi procedere dato che per lo stesso fatto,
diversamente qualificato, era già in corso un altro
procedimento. L’altro episodio invece è stato riqualificato in
lesioni personali aggravate, con conseguente caduta in
prescrizione del reato.
Le contestazioni formulate dal pm Manlio D’Ambrosi erano
emerse durante il processo per maltrattamenti al termine del
quale, nell’aprile 2022, l’uomo era stato condannato a cinque
anni e sei mesi di reclusione.
La donna aveva raccontato agli investigatori di essersi
sposata nel 2005 in Marocco con un matrimonio combinato. Due
anni dopo era arrivata in Valle d’Aosta, dove ha lavorato come
badante. Il marito l’aveva poi raggiunta. (ANSA).
Fonte Ansa.it