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Umbertide ricorda le vittime di Serra Partucci e Penetola

La comunità di Umbertide ha
commemorato, nella mattinata di domenica 30 giugno, le vittime
degli eccidi di Serra Partucci e Penetola, avvenuti 80 anni fa.
    Per l’amministrazione comunale per la quale erano presenti: il
sindaco Luca Carizia, gli assessori Francesco Cenciarini e
Alessandro Villarini, i consiglieri comunali Giulia Medici,
Filippo Corbucci, Sauro Anniboletti, Spartaco Montanucci.
    Presente anche il comandante Gabriele Tacchia e la polizia
locale con il gonfalone del Comune di Umbertide.
    Il ricordo del 24 giugno 1944, quando cinque giovani furono
trucidati dai tedeschi a Serra Partucci, e quello di quattro
giorni dopo, il 28 giugno, quando dodici persone furono uccise
nel casolare di Penetola incendiato, è stato al centro delle
commemorazioni.
    La mattina del 24 giugno 1944 – ricorda il Comune – in
seguito al ferimento di un militare tedesco, un reparto
germanico rastrellò la zona di Serra Partucci e fucilò sul posto
cinque uomini. Erano tre contadini, un sarto e uno studente, di
età da 17 a 30 anni. Una lapide e cinque cipressi, sul luogo
dell’esecuzione, ora ricordano la morte di Natale Centovalli,
Domenico Cernic, Bruno Ciribilli, Giuseppe e Mario Radicchi.
    Pochi giorni dopo, il 28 giugno 1944 nel casolare di Penetola le
famiglie Forni (Canzio, Ezio, Edoardo) e Nencioni (Erminia,
Ferruccio, Conforto, Eufemia, Milena) qui sfollate dal vicino
abitato di Niccone, vennero barbaramente sterminate dai soldati
di un battaglione della Wehrmacht, ivi condotti da ignote
delazioni.
    Nell’eccidio persero la vita anche quattro figli delle
famiglie ospitanti, Avorio (Renato, Carlo, Antonio) e Luchetti
(Guido), che conducevano a mezzadria il podere.
    Le celebrazioni sono iniziate a Serra Partucci con la messa
officiata da don Gaetano Bonomi Boseggia. Al termine della
funzione religiosa, è stata deposta una corona di alloro ai
piedi del cippo e della stele che ricordano il sacrificio. Il
sindaco Luca Carizia ha voluto sottolineare l’importanza di
mantenere viva la memoria di questi tragici eventi: “Ricordare –
ha detto – è un dovere di tutti noi. Solo attraverso la memoria
possiamo costruire un futuro di pace e giustizia, evitando di
ricadere negli stessi errori commessi in precedenza. Proprio per
continuare a ricordare nel tempo e non dimenticare questi fatti
così tragici, in autunno verranno piantati cinque cipressi sul
luogo dell’esecuzione in memoria delle cinque vittime di Serra
Partucci. E’ molto importante che le istituzioni, non solo
abbiano la capacità di ricordare, ma che abbiano vicino a loro
delle associazioni e delle persone che promuovono ricerche ed
iniziative importanti volte al ricordo ed alla commemorazione”.
    Un momento molto toccante è stato quello che ha visto
protagonista Giuseppe Avorio, testimone della strage che l’ha
voluta ricordare in prima persona. Presente anche l’associazione
Anpi Umbertide. Successivamente, la cerimonia si è spostata al
monumento di Penetola, dove è stata deposta un’altra corona di
alloro e sono stati resi i dovuti omaggi in ricordo delle
vittime.
    Un’altra corona è stata deposta sulla facciata del casolare
dove avvenne l’eccidio di Penetola.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

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