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Violenza donne in Sicilia, tre casi e tragedia sfiorata

(ANSA) – CATANIA, 22 LUG – Dalle minacce di morte alla moglie
per mezzo di una ‘katana’ giapponese a un accendino che per
fortuna non funziona evitando così che un uomo dia fuoco alla
compagna che aveva cosparso di benzina, fino a un marito che
picchia la moglie mentre sconta i domiciliari. Non si arrestano
gli episodi di violenza sulle donne in Sicilia. Solamente
stamani sono tre i casi tra Catania, Acireale e Caltanissetta.
    Due quelli più gravi. A Caltanissetta un disoccupato di 47 anni
è stato denunciato per minaccia aggravata e porto di armi o
oggetti atti ad offendere dalla Polizia di Stato perché al
culmine dell’ennesima lite aveva minacciato la moglie di morte.
    “Se ti becco fuori di casa, ti ammazzo; ti uccido con la mia
katana” le aveva detto e gli agenti lo hanno trovato in possesso
di tre spade e della katana della quale parlava.
    A Catania un uomo di 48 anni è stato arrestato dopo che ha
tentato di dare fuoco all’ex convivente che lo aveva lasciato.
    L’uomo, considerato appartenente ad una famiglia mafiosa di
Catania e già arrestato e condannato in passato per reati di
mafia, è accusato anche di aver tenuto una condotta persecutoria
nei confronti dei familiari. Era uscito di prigione nel 2018 e
una volta tornato a casa non aveva accettato la decisione della
compagna di chiudere la relazione. La donna più volte avrebbe
subito l’ira dell’ex compagno, temendo ripercussioni per i due
figli di 19 e 21 anni. Lo scorso 1 luglio è stata anche
picchiata, ma non lo ha denunciato. Poi il tentativo di darle
fuoco, fortunatamente non riuscito, e il nuovo arresto.
    Ad Acireale (Catania) un sudamericano di 42 anni agli arresti
domiciliari dopo una condanna a 9 mesi di reclusione divenuta
definitiva nel 2017 per un furto commesso a Siracusa è stato
arrestato dalla Polizia di Stato e rinchiuso in carcere perché
più volte ha aggredito, anche fisicamente, la moglie, che in
alcune occasioni è dovuta ricorrere alle cure del pronto
soccorso. Gli agenti del commissariato di Acireale più volte
erano intervenuti nella sua abitazione chiamati dalla donna ed
avevano denunciato l’uomo per maltrattamenti in famiglia,
lesioni ed altri reati. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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