(ANSA) – PALERMO, 27 AGO – “Credo che prima o poi il tema
dell’obbligo vaccinale, soprattutto per alcune categorie a
rischio, sarà da mettere all’ordine del giorno. Sono papà di un
bambino di 4 mesi, al sessantesimo giorno ho portato mio figlio
a fare i vaccini obbligatori; non capisco perché delle minoranze
inconsapevoli dovrebbero condizionare la vita della stragrande
maggioranza dei cittadini. È un problema che il governo
nazionale dovrà assumere come prioritario”. Lo ha detto
l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenendo
stamattina alla trasmissione Agorà su RaiTre.
“La circolazione del virus sta colpendo soprattutto le aree
più affollate, a maggiore flusso turistico, in Sicilia abbiamo
avuto un luglio e un agosto da record, superando del 7-8% gli
arrivi del 2019 che fu un anno straordinario. Ma pesa tantissimo
un’adesione alla campagna vaccinale che vede la Sicilia indietro
rispetto alle altre regioni italiane – ha aggiunto Razza – Non
c’è stata in una parte della popolazione una presa di
consapevolezza chiara. Abbiamo raggiunto ieri il 70% di prime
vaccinazioni con un ritardo rispetto al resto del Paese. La
Regione ha messo in campo di tutto: 200 punti vaccinali, i
medici di medicina generale, le farmacie, le campagne di
vaccinazione di prossimità; ma c’è una quota di cittadini che
forse si sta svegliando soltanto adesso. Ci troviamo in una
regione in cui una minoranza – forse perché inconsapevole e
faremo di tutto per renderla consapevole – non si è ancora
vaccinata, ma che non può condizionare la vita sociale della
maggior parte dei cittadini che invece si è vaccinata, che vuole
ritornare alla normalità, e soprattutto non può condizionare la
vita economica e sociale di un territorio”. (ANSA).
Fonte Ansa.it