
Un centinaio di persone questa sera in piazza Garibaldi a Cagliari per manifestare solidarietà ad Alfredo Cospito, “contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo – spiegano gli organizzatori del sit-in – contro la repressione dello Stato Italiano e l’uso della Sardegna come colonia carceraria”.
Un presidio pacifico: esposti striscioni con le scritte “Dalla parte di chi lotta” e “Lo Stato uccide nelle carceri, tutti liberi, tutte libere”.
“Un sistema raccapricciante – ha detto una delle manifestanti in un intervento al microfono – mi viene in mente il caso di Aldo Scardella a Cagliari, condannato al carcere prima di essere giudicato. Sappiamo come è finita (protagonista di un errore giudiziario, si suicidò in carcere, ndr). Esprimo il desiderio che le cose possano cambiare”. E giù applausi.
“Ma quale democrazia – ha detto Salvatore Drago, Usb – se il carcere serve per redimere, perché c’è l’ergastolo che significa fine pena mai”.
Poi cori e slogan: “Fuori Alfredo dal 41 bis” il più urlato. “Lo Stato – spiegano in una nota gli organizzatori del presidio – non accetta di essere messo in discussione: le perquisizioni di qualche giorno fa a Nuoro a carico di tre compagni accusati di ‘istigazione a delinquere’ per uno striscione in solidarietà alla lotta di Alfredo, sono solo l’esempio più vicino a noi.
Intanto, nel tribunale di Cagliari prosegue il processo per chi ha lottato contro l’occupazione militare negli scorsi anni”.
Fonte Ansa.it