
(ANSA) – ANCONA, 25 MAG – Conseguire “un reale cambiamento
per la riduzione delle disuguaglianze e il miglioramento delle
condizioni di vita e dello stato di salute della popolazione”
attraverso l’integrazione tra sanità e sociale, il potenziamento
dell’assistenza ospedaliera e territoriale, lo sviluppo di
ospedali di alta specializzazione e strutture minori diffuse su
tutto il territorio, “l’abbattimento delle liste di attesa”, la “drastica riduzione di mobilità passiva”, l'”integrazione tra
servizi pubblici e privati”, la lotta agli sprechi, l'”ottimale
utilizzo delle risorse regionali, nazionali (Fondo sanitario) ed
europee (Recovery Fund)”. Sono questi i principali obiettivi
descritti nelle 200 pagine del nuovo Piano Socio-sanitario
Salute, sicurezza e innovazione per i cittadini marchigiani’
approvato questo pomeriggio dalla giunta regionale delle Marche.
“Oggi è un giorno importante per la nostra comunità
regionale. Abbiamo approvato in giunta uno degli atti più
significativi della legislatura – così il presidente della
Regione Marche Francesco Acquaroli -. Il nuovo Piano Sanitario
definisce la strategia e la visione che vogliamo imprimere alla
sanità regionale e introduce molteplici aspetti innovativi: una
sanità che torna a mettere al centro il cittadino, che valorizza
il territorio per frenare la mobilità passiva, punta ad una
sanità diffusa e distribuita per riequilibrare l’offerta
socio-sanitaria e i servizi su tutto il territorio regionale.
Per la prima volta .- sottolinea – il piano sanitario parte da
una analisi dei fabbisogni effettuata in maniera scientifica,
che ci ha restituito la reale domanda sanitaria della
popolazione. Da una visione esclusivamente ospedali-centrica si
passa a una sanità che vede nel territorio e nella medicina
territoriale elementi strategici del nostro sistema sanitario
per dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini”. Acquaroli
sottolinea anche “la priorità alla digitalizzazione del sistema
sanitario con la telemedicina. L’altro aspetto di cui siamo
molto orgogliosi è che questo testo arriva dopo un lungo
percorso di confronto con i territori, i Sindaci, le categorie
sociali che ora può proseguire in Consiglio regionale per la sua
approvazione definitiva”. (ANSA).
Fonte Ansa.it