
(ANSA) – MILANO, 27 SET – Coca-Cola si conferma la prima
realtà nel settore delle bibite e delle bevande per impatto
economico ed occupazionale anche nel 2020: sommando stipendi,
contratti di forniture, imposte e contributi fiscali versati,
sono oltre 870 milioni di euro (pari allo 0,05% del Pil
nazionale) le risorse generate in Italia e destinate alle
famiglie, alle imprese e allo Stato, ed oltre 22.000 i posti di
lavoro creati direttamente e attraverso il suo indotto. Mentre
sono in totale oltre 50.000 le persone che dipendono dai redditi
di lavoro generati (direttamente ed indirettamente) da
Coca-Cola. È quanto emerge dallo studio realizzato da Sda
Bocconi School of Management che ha analizzato l’impatto
socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e
Sibeg.
La pandemia da Covid-19 ha avuto un forte impatto economico
su ogni anello della filiera legata al settore, con una
contrazione delle risorse di Coca-Cola destinate alle imprese
(122,4 milioni di euro) e allo Stato (circa 37,5 milioni di
euro) oltre ad una perdita di 6.100 lavoratori indiretti,
esterni e temporanei. Nonostante questo, Coca-Cola ha
distribuito 2,8 milioni di euro di risorse aggiuntive alle
famiglie ed ha reinvestito oltre 2,5 milioni di euro nel canale
Horeca, attraverso politiche commerciali, fiscali e attività di
comunicazione dedicate. Dallo studio emerge inoltre che se la
presenza di Coca-Cola venisse meno, oltre ad azzerare l’impatto
economico su scala nazionale, ci sarebbero importanti
conseguenze a livello occupazionale, soprattutto in quelle
Regioni dove sono presenti uffici e stabilimenti delle tre
società: la crescita del numero di disoccupati registrerebbe
infatti +1,2% in Piemonte, +5,3% in Lombardia, +1,7% in Veneto,
+1,8% in Abruzzo, +0,3% in Campania, +1,2% in Basilicata e +0,3%
in Sicilia. (ANSA).
Fonte Ansa.it