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Armani, da pandemia una società meno individualista

(di Gioia Giudici) (ANSA) – MILANO, 18 GEN – “La pandemia in corso è un monito
per tutti noi, per rivedere quello che non va, imparando dagli
errori. Per immaginare una società meno individualista e, grazie
alla conoscenza e alla consapevolezza di quel che è stato,
costruire un diverso presente e un futuro migliore”: è il
pensiero espresso in un contributo audio da Giorgio Armani, cui
oggi è stato conferito, in diretta streaming dall’Università
Bocconi di Milano, il Premio Parete 2020.
    Il riconoscimento dedicato alla memoria del finanziere
abruzzese Ermando Parete, superstite del campo di sterminio
nazista di Dachau, è stato assegnato ad Armani “per la sua
personalità straordinaria che ha fissato un’inconfondibile
impronta su un’epoca e che, ancora oggi, lo rende l’icona
italiana per eccellenza nel mondo”.
    “Ermando Parete – ha commentato Armani – rappresenta il
coraggio e la Memoria, qualità fondamentali, soprattutto oggi,
che si tende a dimenticare e a voltare spesso lo sguardo altrove
di fronte ai problemi e alle ingiustizie. Ma sappiamo bene che
senza Memoria non può esserci futuro e nemmeno innovazione.
    Senza ricordo di quello che è stato non si può costruire nulla,
perché ci vogliono le fondamenta o tutto crolla”.
    Alla cerimonia hanno partecipato – tra gli altri – Gianmario
Verona, Rettore dell’Università Bocconi e Donato Parete,
promotore del Premio nonché figlio di Ermando che, fino al 2016,
ha testimoniato da sopravvissuto la tragedia della Shoah nelle
scuole e nelle università. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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