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Disabilita: Locatelli, ‘al lavoro su bando da oltre 300mln per inclusione casa-lavoro’

“Stiamo elaborando per l’anno prossimo un bando che noi vorremmo ideare sui 300 milioni di euro; abbiamo già incontrato gli assessori regionali, abbiamo incontrato diversi rappresentanti del mondo associativo e vogliamo che sia un bando incentrato sull’inclusione lavorativa e la dimensione abitativa, perché le due cose devono essere collegate”. Lo ha detto la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli a margine della presentazione del progetto PizzAutoBus di PizzAut, a Milano.

“Per la dignità della vita della persona -spiega Localtelli- noi abbiamo sicuramente bisogno di sviluppare il benessere e la salute, senza però tralasciare questi due ambiti, quindi la dimensione abitativa il più possibile in autonomia e secondo anche quello che è il ‘dopo di noi’, ma anche secondo un criterio di scelta come prevede la convenzione Onu sulle persone con disabilità e l’inclusione lavorativa rivolto ad enti e aziende del terzo settore che hanno già iniziato un percorso di inclusione lavorativa e che hanno la possibilità di ampliarsi”. Quindi “una dimensione solida, sulla quale investire; io spero che questo possa coinvolgere anche il mondo privato. Nei prossimi giorni mi confronterò anche con il ministro Calderone, anche se ci siamo già parlate su tanti aspetti che riguardano il lavoro”.

Tra le priorità, “abbiamo bisogno anche di riattualizzare la legge 68, ma è importante che le aziende, le imprese del mondo privato adottino un nuovo approccio, vedendo nelle persone con disabilità le potenzialità e non i limiti”. Questo “è quello che stiamo dicendo anche con la riforma sulla disabilità, che inizierà con la sperimentazione il primo gennaio del 2025 su 9 province e rivoluzionerà davvero la presa in carico della persona con disabilità, introducendo il progetto di vita come strumento, oltre che modificando le commissioni di valutazione dell’invalidità civile”. Certamente, sottolinea, “ci sarà ancora tanto da lavorare, però questa è la strada giusta e io credo che sia un’opportunità in più, anche etica, per le aziende italiane”.

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