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Che Italia brutta e fetente per i disabili

Morta la ragazza in carrozzina rifiutata da due scuole di Milano

fonte by Avvenire.it

Giulia aveva 14 anni e un sogno: studiare grafica pubblicitaria. Da buona milanese. È questo l’obiettivo a cui si è aggrappata con tutte le forze in questi anni mentre cercava di superare un osteosarcoma, un raro tumore che le ha colpito le ossa per il quale aveva subito l’amputazione di una gamba che l’aveva costretta sulla sedia a rotelleGiulia è morta venerdì scorso per l’aggravarsi improvviso della malattia.

che si possa morire ed essere rifiutata dalla scuola è un messaggio enormente sconsiderato ed spropositato in negativo,dato che la scuola è obbligatoria per tutti

Per raggiungere il suo obiettivo, Giulia stava ultimando l’anno scolastico con i docenti presenti nel reparto di oncologia pediatrica dell’Istituto tumori di Milano, un’esperienza organizzata dalla onlus Comitato genitori dell’oncologia pediatrica. Se n’è andata senza aver visto il suo sogno concretizzarsi: perché nessuna delle due scuole di grafica di Milano a cui aveva provato ad iscriversi, aveva ancora accettato la sua richiesta.

In questa vicenda, non è Giulia ad aver perso, né la patologia contro cui lottava ad aver vinto: a uscire sconfitti sono il sistema scolastico e il diritto allo studio delle persone con disabilità: «Con grande tristezza nel cuore mi chiedo come sia stato possibile che una ragazza sia morta senza potersi pensare neanche per un istante a settembre, con i suoi amici e compagni, a studiare quello che amava, grafica», dice Luca Pellizzer, coordinatore del Comitato genitori dell’oncologia pediatrica, che affiancava la famiglia nelle pratiche per l’iscrizione alle superiori.

by Avvenire.it

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