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Ucraina: Fedriga-Riccardi, sinergia con prefetti per Piano accoglienza

La definizione del Piano di accoglienza dei
cittadini provenienti dal territorio ucraino al centro
dell’incontro che questa mattina il governatore Massimiliano
Fedriga ha avuto nel palazzo della Regione a Trieste con i
prefetti del Friuli Venezia Giulia, insieme al vicegovernatore
Riccardo Riccardi con delega alla Salute e alla Protezione civile
e all’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo
Roberti.

Un Piano necessario per individuare i percorsi di accoglienza e
assistenza per chi è in fuga dal conflitto con una particolare
attenzione alle operazioni sanitarie, da concordare con le
diverse Istituzioni coinvolte. Sono quasi 1400 infatti le persone
che, a partire dallo scorso 27 febbraio, si sono già fermate in
Friuli Venezia Giulia a fronte di un flusso che sfiora i 25mila
profughi identificati e diretti in altre aree del Paese. Dati
destinati a salire nelle prossime ore.

Come anticipato nel corso della riunione, il governatore della
Regione, nel suo ruolo di commissario delegato per l’emergenza
Ucraina, intanto istituirà a breve l’Unità di crisi, composta da
Regione Friuli Venezia Giulia, prefetture, Anci e il Tribunale
dei minori. In caso di specifiche necessità il tavolo sarà
allargato anche all’Ufficio scolastico regionale.

Tra gli elementi più importanti del Piano i percorsi di prima e
di seconda accoglienza. “Per quanto concerne la prima accoglienza
in questo momento – spiega il vicegovernatore Riccardi – abbiamo
già allestito due presidi vicini ai confini di Ugovizza a
Tarvisio e di Fernetti a Trieste che dobbiamo necessariamente
ampliare visto che i flussi si stanno intensificando. Questi
devono continuare ad erogare generi di prima necessità e servono
per iniziare le procedure di identificazione di queste persone in
fuga dalla guerra”.

“Poi c’è il tema della sicurezza sanitaria – aggiunge il
vicegovernatore -. Per far fronte a questa emergenza, come
percorso di seconda accoglienza, stiamo organizzando un hub alla
Fiera di Udine per organizzare l’anagrafe sanitaria, i tamponi e
delle eventuali vaccinazioni”.

Durante la riunione con i prefetti si è parlato anche del
coinvolgimento della Croce rossa italiana per l’effettuazione dei
tamponi, della presenza di mediatori linguistici e psicologi e
del personale Unhcr, dell’organizzazione dei trasporti verso
l’hub di Udine, del trasferimento delle persone positive nei
Covid hotel e della distribuzione di materiale informativo in
lingua ucraina alle persone che intendono fermarsi nella nostra
Regione.

Tra gli obiettivi del Piano anche l’identificazione dei minori
non accompagnati per l’attivazione delle necessarie procedure e
l’inserimento dei nominativi di tutte le persone identificate
nella banca dati Siasi per la generazione del codice Stp per i
cittadini che non hanno richiesto asilo/protezione internazionale.

L’incontro odierno è stato infine propizio per caldeggiare un
maggior coordinamento e un potenziamento del flusso delle
comunicazioni fra tutti i soggetti coinvolti in questa emergenza
al fine di rendere più efficaci le complesse operazioni di
accoglienza.

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