
Lei e il compagno dormivano in
soggiorno, mentre le stanze da letto erano state subaffittate
illegalmente a stranieri irregolari, dediti a spaccio di droga e
furti. E’ quanto hanno scoperto carabinieri e polizia locale in
una casa popolare in via Tibaldi, a Bologna, nel corso di un
controllo sollecitato dalla stessa Acer (l’Azienda Casa
Emilia-Romagna), che aveva raccolto segnalazioni di altri
condòmini.
L’assegnataria, una italiana sui 30 anni, è stata denunciata
e probabilmente perderà anche l’alloggio. I controlli sono stati
svolti nei giorni scorsi: carabinieri della stazione Navile e
agenti della polizia locale sono andati due volte a ispezionare
l’appartamento, a distanza di qualche giorno, e in entrambe le
occasioni hanno riscontrato la presenza di estranei che vi
alloggiavano, complessivamente cinque persone, tutti di origine
magrebina e irregolari. Ognuno degli abusivi avrebbe pagato 150
euro al mese il posto letto. Con il supporto delle unità
cinofile della questura, in casa sono inoltre stati trovati
droga e refurtiva varia, precisamente circa 40 grammi di cocaina
e 25 di hascisc, e poi orologi, iPad, una decina di smartphone e
2000 euro in contanti. L’affittuaria è accusata di
favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina. In
più è stata denunciata, insieme al compagno italiano e agli
stranieri cui aveva subaffittato le stanze, anche per
ricettazione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Come è prassi, una volta conclusa la fase giudiziaria Acer
avvierà le procedure per fare decadere l’assegnazione
dell’alloggio alla donna che, a quanto si apprende, l’aveva
ereditata dalla madre defunta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it