
(ANSA) – NAPOLI, 25 GEN – Il murale con il volto di Ugo
Russo, il baby rapinatore ucciso a Napoli in un tentativo di
rapina ai danni di un carabiniere fuori servizio, è stato
realizzato sulla facciata di un palazzo privato non vincolato,
con l’autorizzazione scritta del Condominio. Così, in una nota,
il ‘Comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo’ replica alle
notizie sui contenuti dell’annunciata ordinanza del Comune di
Napoli che intende intervenire sull’opera realizzata ai
quartieri Spagnoli e su un altro murale realizzato in via
Tribunali, che ritrae Luigi Caiafa, altro giovane rapinatore
morto durante un tentativo di rapina.
“Prima di realizzarlo – si legge nel comunicato – abbiamo
attuato tutte le procedure previste, facendone comunicazione
formale alla II Municipalità, alla Polizia Municipale e al
Commissariato di polizia e nessuno di questi enti ha ritenuto di
dover porre obiezioni”. “Per quanto riguarda la questione di
decoro tirata in ballo dal Comune – spiega il comitato –
vogliamo ricordare che la piazza Parrocchiella è caratterizzata
da anni da palazzi dissestati, muri totalmente scrostati,
assenza di strutture sociali pubbliche, discariche con l’amianto
restate in strada anche due anni malgrado le petizioni raccolte
e sprofondamenti del manto stradale. L’unica novità negli ultimi
anni è il murale di Ugo che ha impedito l’accumulo su quel lato
della piazza di sversamenti abusivi con incendi continui che
arrivavano fino ai superiori piani delle case”.
“Sul piano dei contenuti – conclude la nota – teniamo a
ribadire che il murale raffigura solo la faccia di Ugo ucciso
con accanto delle bilance che richiamano alla giustizia e la
scritta ‘Verità e Giustizia’, valori che appartengono alla
Costituzione della Repubblica, per un ragazzo di 15 anni che
doveva sicuramente assumersi la responsabilità del suo gesto ma
non morire per questo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it