
(ANSA) – PERUGIA, 09 MAR – Il Nucleo di polizia economico –
finanziaria della guardia di finanza di Perugia hanno dato
esecuzione a un decreto di sequestro preventivo nei confronti di
un imprenditore di origini napoletane, ma stabilmente residente
nel capoluogo umbro, operante nel settore del commercio
ambulante di tessuti ed indumenti usati, ritenuto responsabile
di trasferimento fraudolento di valori, per avere attribuito
fittiziamente a terzi beni immobili e quote societarie al fine
di eludere la normativa in materia di misure di prevenzione
patrimoniale ed agevolare la condotte di riciclaggio.
L’indagine (avviata dopo la segnalazione di presunte
movimentazioni bancarie sospette da parte dell’Unità di
informazione finanziaria della Banca d’Italia) supportata da
intercettazioni telefoniche e da accertamenti patrimoniali ha
consentito di scoprire che l’indagato principale – secondo gli
investigatori – aveva assegnato fittiziamente la titolarità di
immobili ed imprese a congiunti e ad altri prestanome, così
reimpiegando somme provenienti dal nucleo familiare di origine,
residente nell’area di Secondigliano e, ritenute di origine
illecita.
Secondo la guardia di finanza l’analisi dei flussi finanziari
ha permesso, infatti, di collocare temporalmente l’origine di
tale provvista alla fine degli anni novanta, allorquando la
famiglia del principale indagato era rimasta coinvolta in
indagini per delitti di criminalità organizzata.
Nel dettaglio, le investigazioni hanno evidenziato come
l’imprenditore avesse attribuito formalmente al figlio la
proprietà di tre immobili nel comune di Perugia, nonché di un
terreno e di un fabbricato in costruzione sull’isola di Ischia,
acquisiti presso aste giudiziarie per un prezzo complessivo di
quasi mezzo milione di euro. (ANSA).
Fonte Ansa.it