
(ANSA) – CATANZARO, 13 MAR – Sono cinque le persone indagate
dalla Procura di Lamezia Terme, con l’accusa di omicidio
stradale plurimo, per la morte, avvenuta la notte del 4 ottobre
del 2018, di Stefania Signore, di 30 anni, e dei suoi due figli
Cristian, di sette, e Niccolò, di 2 anni, travolti da fango e
dai detriti a seguito di un violento nubifragio abbattutosi in
quella circostanza sulla zona di Lamezia Terme.
I cinque, che hanno ricevuto l’avviso di conclusione
indagini, sono un imprenditore agricolo, un dirigente e tre
dipendenti del settore viabilità e trasporto della Provincia di
Catanzaro. Perizie ed accertamenti condotti, nel corso delle
indagini coordinate dalla Procura lametina e svolte dai
carabinieri del nucleo investigativo della Compagnia e dai
militari della Compagnia di Girifalco assieme a personale della
Polizia di Stato del Commissariato di Lamezia Terme, farebbero
ritenere l’evento correlabile alla mancata messa in sicurezza e
manutenzione dell’area, in violazione alle prescrizioni del
codice della strada. La donna stava rientrando a casa a bordo della sua auto con
i due bambini e, mentre percorreva la strada provinciale 113,
venne sorpresa dalla violenza della pioggia. Nella speranza di
mettersi in salvo scese dal veicolo con i figli per poi essere
violentemente trascinata dalle acque assieme ai piccoli. I corpi
della donne e di uno dei due bimbi vennero trovati a distanza
di ore nel letto di un torrente nei comuni di San Pietro a Maida
e San Pietro Lametino mentre l’altra giovanissima vittima venne
recuperata dopo più di una settimana di ricerche incessanti a
500 metri di distanza dal luogo del primo ritrovamento, il
corpicino era coperto da uno spessa coltre di detriti. (ANSA).
Fonte Ansa.it