
(ANSA) – POTENZA, 17 FEB – E’ partita la caccia ai meteoriti
prodotti dal bolide che la sera di San Valentino ha illuminato i
cieli di Puglia e Basilicata: i frammenti dell’oggetto celeste
(per una massa complessiva di 400-500 grammi) potrebbero essere
caduti a nord di Matera, in un’area pianeggiante di campi
coltivati che si estende per otto chilometri quadrati tra Borgo
Venusio e Iesce. Lo rende noto Prisma, la Prima Rete Italiana
per lo Studio delle Meteore e dell’Atmosfera dell’Istituto
Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Gli esperti sono riusciti a ricostruire il percorso del
bolide triangolando i dati ottenuti dalle tre camere all-sky
della rete Prisma (quelle di Castellana Grotte, Tricase e Vasto)
che lo hanno avvistato. L’oggetto celeste avrebbe iniziato
brillare a una quota di circa 90 chilometri per poi seguire una
ide triangolando i dati ottenuti dalle tre camere all-sky della
rete Prisma (quelle di Castellana Grotte, Tricase e Vasto) che
lo hanno avvistato. L’oggetto celeste avrebbe iniziato a
brillare a una quota di circa 90 chilometri per poi seguire una
traiettoria discendente inclinata di circa 60 gradi rispetto al
terreno, muovendosi con una velocità iniziale di 16-17
chilometri al secondo da Bari verso Matera. Si tratta di una
velocità tipica per un oggetto di origine asteroidale, come
conferma l’orbita eliocentrica. I calcoli indicano che la fase
di bolide è terminata a circa 22-23 chilometri di quota, con una
velocità di 3,7 chilometri al secondo e una massa residua di
circa 400-500 grammi. Una volta estinto il bolide, il residuo
del meteoroide ha iniziato la fase di volo buio proseguendo la
caduta verso il suolo, è stato sballottato dai venti
dell’atmosfera ed è caduto (con una buona probabilità) pochi
chilometri a nord di Matera. (ANSA).
Fonte Ansa.it