
Guardare l’Italia dal mare come un
cambiamento di prospettiva che impone la necessità di ripensare
il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato
di architetture, infrastrutture e paesaggio. È questo il senso
del progetto Espositivo del Padiglione Italia alla 19/a Mostra
internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia curato
dall’architetta Guendalina Salimei e dalla direzione generale
Creatività Contemporanea del ministero della Cultura.
L’esposizione, che si terrà dal 10 maggio al 23 novembre alle
Tese delle Vergini dell’Arsenale di Venezia, punta a ridare
centralità al rapporto strutturale tra l’acqua e la terra, tra
infrastruttura e paesaggio, città e costa, elementi che incidono
sull’identità del paese e sui delicati equilibri tra ambiente,
uomo, cultura ed economia che devono essere sia tutelati sia
riprogettati per adattarsi al futuro.
“Il rapporto tra la terra abitata e l’acqua è la ragione del
progetto che è giunto a guadagnarsi il Padiglione Italia. Noi
italiani con il mare, soprattutto con i chilometri di costa, ci
siamo misurati da sempre, da prima ancora che gli elleni e gli
altri popoli venissero ad arricchire la nostra presenza e la
nostra cultura” ha detto il ministro della Cultura, Alessandro
Giuli, presentando il progetto al Collegio Romano. “Ribaltare la
prospettiva guardando l’Italia dall’acqua e non l’acqua
dall’Italia è un esercizio che Guendalina Salimei ci invita a
fare immersi in onde virtuali a osservare le proposte che
vengono dal mare per il mare: un luogo, il Mediterraneo, una
soluzione, il Mediterraneo” sottolinea anche il presidente della
Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco.
L’obiettivo di Salimei è di mettere in gioco diverse forme di
intelligenza coordinate tra loro: “La mostra coinvolgerà
progettisti studiosi ed operatori della cultura insieme a
giovani poeti, artisti, enti di ricerca”. Per stimolare e
risvegliare un’intelligenza collettiva capace di innescare un
rinnovamento che parta dalle coste italiane per espandersi a
livello globale.
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Fonte Ansa.it