
Era stato licenziato dal centro
commerciale, la ‘Metro’ di Marghera’, a giugno, accusato di aver
causato un danno aziendale per 280 euro, e due mesi dopo, ad
agosto, si era suicidato. La vicenda dell’uomo, un 55enne,
finisce ora in Tribunale, a Venezia, perchè la sua famiglia ha
fatto causa all’azienda commerciale, non credendo alla
contestazione della piccola perdita economica a lui ascritta, ma
sospettando “dinamiche interne poco chiare”. Tra esse, un “dissapore con un dirigente”.
La causa verrà discussa il 6 giugno davanti al giudice del
lavoro di Venezia. I familiari, assistiti da un avvocato della
Cgil, chiedono che sia accertata l’assenza di giusta causa per
il licenziamento e che la Metro sia condannata a risarcire la
famiglia con 24 mensilità.
Il caso che portò poi al licenziamento avrebbe avuto a che
vedere con le condotte dell’uomo che, per agevolare e far
risparmiare i clienti, avrebbe inserito nelle commesse dei
clienti alcune confezioni di gamberi rossi per raggiungere la
soglia di 250 euro di spesa, superata la quale non si pagavano
le spese di consegna di 20 euro. L’azienda contestava 14 di
questi episodi.
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Fonte Ansa.it