
E’ “il modello di business di Renzo
Rosso”, raccontato dall’interessato di fronte alla platea delle
grandi occasioni, il tema del nuovo appuntamento odierno a
Londra di ‘Italian threads: conversation on fashion’: ciclo
d’incontri che l’ambasciata d’Italia nel Regno Unito ha deciso
di dedicare a uno dei settori più rappresentativi dell’industria
italiana – la moda – organizzato assieme alla testata
giornalistica online ThePlatform. Rosso, tra i protagonisti indiscussi del fashion made in Italy a
livello globale, è stato chiamato a parlarne con Maria Silvia
Sacchi, anima e direttrice di ThePlatform, ospiti entrambi
dell’ambasciatore Inigo Lambertini nella sede diplomatica di
Grosvenor Square, nel cuore di Mayfair. Sullo sfondo di un
contesto dominato nel suo settore delle conglomerate francesi,
l’imprenditore veneto è stato sollecitato a raccontare come sia
stato in grado di raccogliere la sfida. Nell’ambito di una
conversazione incentrata anche sull’impatto dell’intelligenza
artificiale sull’industria creativa, oltre che sulla necessità
di preservare la filiera produttiva come caratteristica
specifica dell’Italia. Partita con i jeans Diesel, marchio
portato al successo anche nella patria del denim, gli Usa,
l’avventura imprenditoriale e creativa di Renzo Rosso ha poi
portato alla nascita di Otb, holding a cui fanno capo ora,
assieme a Diesel, marchi del lusso come Jil Sander, Maison
Margiela, Marni e Viktor&Rolf, ha ricordato la moderatrice. Non
senza sottolineare – a suggello di una storia italiana di
successo – come Otb sia giunta a controllare le aziende Staff
International e Brave Kid e a detenere una partecipazione del
brand americano Amiri. L’incontro con Rosso è il secondo
appuntamento di una serie che si svilupperà fino a novembre per
illustrare a Londra la moda italiana attraverso “le parole dei
protagonisti di tutta la filiera produttiva”. Ad aprire il
ciclo era stato in aprile Luca Sburlati, ceo di Pattern Group,
azienda specializzata nella progettazione, ingegneria, sviluppo
e produzione di linee d’abbigliamento. Seguiranno tra gli altri
Alfonso Dolce, amministratore delegato del gruppo Dolce &
Gabbana; Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda; e
Sergio Tamburini, ceo di Ratti e presidente di Sistema Moda
Italia.
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