
L’indice dei reati in Veneto nel
periodo che va da gennaio a settembre 2023 è calato rispetto
allo stesso intervallo dell’anno precedente. Lo ha detto stamane
il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, a margine della
conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza.
I dati, non ancora stabilizzati, riflettono anche la situazione
della città metropolitana di Venezia, dove si registra una “lieve diminuzione dei fenomeni di spaccio di stupefacenti”, ha
aggiunto Di Bari. Su questo fronte, ha proseguito, “avvertiamo
che ci sono collegamenti tra province, in particolare una
interconnessione tra Venezia e Padova: ci sono pendolari dello
spaccio che raggiungono Mestre con il treno, per poi rientrare a
fine giornata”.
Sul fronte delle infiltrazioni mafiose nella Regione, parere
comune dei prefetti veneti è quello di “non abbassare la
guardia, perché in un tessuto produttivo ed economico come
quello veneto è un fenomeno che deve essere attenzionato
puntualmente”. Tra le varie tipologie di reato, infine, è emerso
l’aumento dei furti, sia in ambito regionale che provinciale, “soprattutto quelli con strappo, destrezza e nelle auto in
sosta”, ha concluso Di Bari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it