
“Con questi nuovi sistemi l’obiettivo è il raggiungimento del 75 per cento di raccolta differenziata, quota che possiamo superare”. Così l’assessore comunale all’Ambiente di Aosta, Loris Sartore, durante la conferenza stampa di presentazione delle novità riguardanti il servizio di raccolta rifiuti, che la ditta Quendoz si è aggiudicata per sei anni con possibile proroga di altri due.
“Attualmente abbiamo una quota del 70 per cento di differenziata, ma la parte qualitativa è da migliorare”, ha spiegato Jean-Louis Quendoz, titolare della ditta.
Dal 2024, infatti, entrerà in vigore un sistema di tassazione puntuale, da calcolare in base a quanto rifiuto urbano residuo (secco indifferenziato) ciascuna utenza produce, secondo il principio “chi meno inquina, meno paga”. Per renderlo possibile i contenitori dei rifiuti urbani solidi saranno dotati di un trasponder. Il ricetrasmettitore passivo si troverà sia nei nuovi bidoni condominiali – da aprire con eco tessera – sia nei kit di contenitori destinati alle famiglie che abitano in stabili che ospitano fino a dieci utenze domestiche. Il sistema varrà anche negli attuali Ptr e nei quattro aggiuntivi che saranno allestiti in collina: Pleod, Excenex-Arpuilles, Signayes e Porossan. Ogni conferimento o svuotamento equivarrà a un volume di 35 litri, a prescindere da quello reale, e sarà attribuito all’intestatario Tari: se supererà il numero minimo comunque attribuito, andrà ad aumentare la tassa, che resterà composta anche da una parte fissa legata alla superficie dell’abitazione o al numero di occupanti.
“Sino ad oggi 800 condomìni sono sfuggiti alle maglie dei controlli perché i contenitori erano in aree private”, ha sottolineato Quendoz.
Dal 2024 cambieranno anche gli orari di esposizione dei contenitori – dalle 18 alle 19 – e i loro colori: grigio per l’indifferenziato, verde per il vetro, blu per la carta, giallo per imballaggi in plastica e metalli, marrone per l’organico. “Dopo una gestazione di anni siamo arrivati al dunque. Un’evoluzione quasi rivoluzionaria”, ha detto il sindaco, Gianni Nuti. Secondo il dirigente comunale Marco Framarin “la parola d’ordine è tracciabilità. Occorre far scendere la quota di indifferenziata, la cui gestione ha un costo triplo rispetto alla differenziata”. “La discarica di Brissogne è arrivata quasi a fine vita, occorre trovare altri luoghi per le discariche”, ha sottolineato Sartore. Proprio per ridurre i volumi conferiti “si stanno mettendo a punto sistemi di raccolta dei materassi ma anche dei pannoloni e dei pannolini: partiremo dalle comunità per anziani per arrivare fino ai nidi”.
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Fonte Ansa.it