In merito alla polemica sollevata in questi giorni da alcune forze politiche ed inerente all’esibizione artistica del 18 maggio a Rovenaud di Valsavarenche, in occasione delle commemorazioni di Émile Chanoux, Orgueil valdôtain “sottolinea la totale strumentalizzazione politica messa in atto, che incarna la pochezza di certa politica priva di contenuti e proposte e alla sola ricerca dello scontro ideologico”. Inoltre “condanna l’accaduto ed esprime piena solidarietà a Philippe Milleret, all’associazione ‘Patoué eun Mezeucca’ e ai suoi artisti per quanto avvenuto, sottolineando, peraltro, come le canzoni oggetto di polemica siano state preventivamente comunicate all’ufficio cerimoniale dell’Amministrazione regionale, promotore dell’evento”.
Orgueil Valdôtain “ritiene totalmente fuori luogo la polemica, alimentata peraltro da persone assenti alla manifestazione”, “rivendica la piena libertà di espressione per il mondo dell’arte e della cultura in generale, ed in particolare, in questa occasione, per gli artisti espressione della musica e della cultura popolare valdostana”, e “condanna con forza questi attacchi, provenienti peraltro da sensibilità politiche che, solo poco tempo fa, sono persino riuscite a definire Émile Chanoux ‘fascista’ e che sono lontane dagli ideali di libertà e autodeterminazione dei popoli, e dai princìpi autonomisti, federalisti ed europeisti”. Infine “sottolinea come la politica e il Consiglio Valle si debbano forse occupare di temi, visioni e misure da mettere in campo per il presente ed il futuro della nostra comunità, ed interrogarsi su azioni da proporre piuttosto che generare sterili polemiche ed attacchi personali che nulla portano alla comunità, se non istigazione all’odio e retaggi ideologici senza senso”.
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