
“Problemi logistico strutturali” legati alla “vetustà delle strutture” e “problemi organizzativi” fra cui “la necessità di duplicazione di servizi e ridondanze di apparati di supporto e attrezzature”. Questi punti critici della divisione in tre presidi dell’attuale rete ospedaliera individuati dall’Usl nella bozza dell’atto aziendale. Per l’azienda, il “pieno superamento di tali problematiche sarà possibile solo con la costruzione del nuovo ospedale”. E’ scritto nell’atto all’esame della quinta commissione consiliare.
Un nuovo ospedale “permetterà di elevare i livelli di sicurezza e qualitativi dei servizi e di raggiungere una migliore efficienza organizzativa con un incremento dei servizi e importanti risparmi gestionali. Appare pertanto fondamentale proseguire tale percorso”.
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