
Il Consiglio Valle ha approvato all’unanimità una seconda tranche di modifiche al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale.
Il provvedimento “definisce l’istituzione, la composizione, il funzionamento e le competenze del Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione, introdotto con la legge regionale 6/2021 e che sarà composto da sei Consiglieri garantendo la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle minoranze; il possesso di requisiti specifici necessari alla presentazione delle petizioni popolari e l’introduzione della soglia di 500 firme come limite minimo affinché la petizione possa superare l’istruttoria di Commissione e arrivare all’esame dell’Aula”.
Inoltre “formalizza prassi già esistenti e dettaglia le regole sia delle Commissioni (tra le quali il dovere di ogni Consigliere di essere assegnato ad almeno una Commissione consiliare e l’ipotesi di nomina di un relatore di minoranza esterno alla Commissione competente) sia dei lavori d’Aula (con particolare riguardo alla durata degli interventi sulle comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione che è fissata complessivamente in 5 minuti per ogni Consigliere, all’iscrizione di risoluzioni su fatti o avvenimenti di interesse internazionale, nazionale o regionale, al termine per la presentazione di articoli ed emendamenti che comportino conseguenze finanziarie ai progetti di legge facendo seguito alle modalità di costruzione dell’ordine del giorno, con i provvedimenti legislativi iscritti in apertura di seduta, adottate a febbraio)”.
“Le modifiche introdotte – ha detto il presidente dell’Assemblea, Alberto Bertin – seguono il progetto di manutenzione del Regolamento interno iniziato con le modifiche approvate dal Consiglio regionale a febbraio scorso. Il Comitato paritetico è un importante strumento di controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali, che dà significativa modernità e nuova centralità al Consiglio regionale”.
Andrea Manfrin (Lega Vda) ha aggiunto: “Anche per questa seconda tranche, i lavori di Commissione hanno mantenuto un’unità di intenti: giungere all’approvazione delle modifiche all’unanimità. Si è lavorato nell’interesse comune di trovare una soluzione a problemi, senza logiche partitiche. Quando si cambia un regolamento che disciplina l’attività di tutti i Consiglieri è importante che non si vada avanti a colpi di maggioranza”.
Fonte Ansa.it