
(ANSA) – PERUGIA, 06 APR – L’arcivescovo di Perugia e Città
della Pieve, Ivan Maffeis, ha celebrato la Cena del Signore del
Giovedì Santo nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia,
compiendo il rito della lavanda dei piedi ad gruppo di persone
dei territori colpiti dal terremoto dello scorso 9 marzo. Gesto
che il presule ha compiuto, in mattinata, in carcere, anche ad
alcune decine di detenute e detenuti.
“Il racconto della lavanda dei piedi – ha evidenziato
l’arcivescovo – ci rivela fino in fondo l’identità di Gesù.
Quando si era invitati a partecipare a un banchetto, sulla porta
un servo lavava i piedi per consentire di entrare e di sedersi a
tavola con gli altri. Così, nel suo amore il Signore si abbassa
e si fa servo: ci lava dalle nostre sporcizie e ci rende la
possibilità di accedere al Padre e di riconoscerci fratelli,
comunità, sua Chiesa”.
«La vera umiltà – ha ricordato mons. Maffeis – è quella di chi
si lascia raggiungere e salvare dall’amore del Signore”.
Il presule ha commentato che in mattinata, nel carcere di
Capanne, “si toccava con mano un bisogno, un desiderio, una
disponibilità a far spazio all’amore del Signore e a rialzarsi”.
“Questa sera – ha aggiunto – preghiamo per le tante famiglie che
sono provate dal terremoto perché fuori casa, e abbiamo invitato
alcuni di loro, simbolicamente, per non dimenticarci di questi
fratelli e di queste sorelle che celebrano una Pasqua nella
difficoltà e nel disagio”. (ANSA).
Fonte Ansa.it