
(ANSA) – TRENTO, 30 DIC – I maestri di sci del Trentino
sollecitano nuovamente il governo ad attuare interventi di
ristoro finanziari capaci di aiutare la categoria che ormai da
quasi un anno è priva di reddito e ha dovuto rinunciare ai
preziosi incassi del periodo natalizio che da soli valgono circa
il 50% del movimento economico invernale. Parallelamente
sollecitano una decisione circa la riapertura degli impianti,
tenendo peraltro conto delle necessarie misure anti-contagio. La
doppia richiesta arriva da una categoria professionale il cui
stato d’animo oggi oscilla tra la preoccupazione per il
difficile momento economico e la delusione per una stagione
invernale mai ricca di neve come quest’anno ma di fatto sinora
cancellata dalle decisioni governative.
“Ci sono pervenute rassicurazioni da parte dell’assessore
Failoni di una particolare attenzione verso la nostra categoria
– spiega Mario Panizza, presidente del Collegio dei maestri del
Trentino -. Non abbiamo ancora riscontri economici precisi in
quanto la giunta provinciale sta aspettando decisioni e
stanziamenti del governo nazionale per poi integrare i ristori
dovuti, se ritenuto necessario. Nel frattempo anche di recente
abbiamo avuto una riunione tecnica con funzionari e l’assessore
per delineare compiutamente l’attività dei nostri iscritti (che
operano nelle specialità dello sci alpino, snowboard e sci
nordico) e delle 54 tra scuole e associazioni esistenti in
Trentino”. (ANSA).
Fonte Ansa.it