
(ANSA) – TRENTO, 12 APR – “Come madre non posso accettare una
morte così orribile. Voglio chiarire una cosa: la colpa non è di
mio figlio e neanche dell’orso. La colpa va ricercata nella
cattiva gestione fatta da chi ha gestito, nel tempo, il progetto
Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano”. Lo afferma Franca
Ghirardini, la madre di Andrea Papi, il runner ucciso dall’orsa
Jj4. “L’abbattimento dell’orso non mi ridarà Andrea. La gestione
di questo progetto, man mano nel tempo, è diventata sempre più
incauta e inadeguata e non ha tenuto conto e valutato la
crescita del numero degli orsi e della popolazione”, prosegue.
“Per la mancanza di tutela e prevenzione ci devono dei
responsabili, che non possono passarla liscia. Chiedo a tutti i
Comuni del Trentino e alle Amministrazioni di starci vicino,
come atto dovuto, perché Andrea potrebbe essere stato l’Andrea
di tutti, di tutte le comunità, il figlio di tutti. Mi auguro
che il Governo, lo Stato, il Presidente del Consiglio ci aiutino
e raccolgano questo che è l’urlo di dolore di una madre”,
conclude la madre del runner in una lettera diffusa dal suo
avvocato Marcello Pajar. (ANSA).
Fonte Ansa.it