
(ANSA) – TRENTO, 15 APR – Il 2° reggimento genio guastatori
dell’Esercito ha ultimato l’Operazione “Nardis e Presena 22-23”,
con la neutralizzazione di 900 proiettili d’artiglieria di medio
e grosso calibro risalenti alla prima guerra mondiale e
rinvenuti nell’agosto del 2022 tra i 2.500 e i 3.000 metri di
quota sui gruppi montuosi dell’Adamello e del Presena.
Era il 2019 quando due giovani alpinisti spagnoli erano
rimasti feriti dall’esplosione accidentale di munizionamento
bellico sul Gruppo del Presena, evento al quale erano seguite
diverse segnalazioni alle Forze dell’Ordine da parte di
scalatori che si erano imbattuti in ordigni venuti alla luce
conseguentemente allo scioglimento della neve e del ghiaccio
misto a detriti, in quelle aree dove più di un secolo fa
sorgevano i baraccamenti e le opere militari, dove italiani e
austriaci si sono fronteggiati nella “guerra bianca” sui
ghiacciai delle Dolomiti.
Autorità locali e istituzioni si erano immediatamente attivate
interessando il 2° reggimento genio guastatori di Trento che
aveva avviato un’immediata operazione di ricerca e bonifica
seguita da ulteriori, con cadenza annuale e svolte
prevalentemente nella stagione estiva quando lo scioglimento
delle nevi permette un’efficace ricerca.
In tale contesto si sono svolte le operazioni “Nardis e
Presena” 2022-2023, volte alla ricerca, messa in sicurezza e
trasporto a valle del pericoloso munizionamento che hanno visto
coinvolti attivamente il 4° reggimento Altair dell’Aviazione
dell’Esercito, i Carabinieri, il Soccorso Alpino della Guardia
di Finanza, il Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di
Trento, la Società Alpinisti Tridentini, il Corpo Forestale
della Provincia Autonoma di Trento ed il Corpo Militare della
Croce Rossa. (ANSA).
Fonte Ansa.it