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Caro energia: consiglio Bolzano chiede ora legale permanente

(ANSA) – BOLZANO, 30 NOV – Il consiglio provinciale di
Bolzano ha approvato con 19 sì, 4 no e 9 astensioni un voto
dell’opposizione (Pd e M5s) con il quale si chiede a impegnare
il parlamento e il governo ad introdurre a partire dal 2023
l’ora legale per tutto l’anno, in modo da permettere i risparmi
sia sul consumo di energia, sia sulle emissioni, consentendo
quindi alle imprese e alle famiglie di contare su minori costi
delle bollette.
    Esaminando i dati, ci sono molte opportunità di risparmio, ha
aggiunto il cofirmatario Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle) e
non ci sono controindicazioni per portare avanti una modifica di
questo tipo. Per alcune persone, inoltre, il cambio di orario è
causa di disagi fisici, che la proposta eviterebbe. Ricordando
il caso di una città passata dall’Ungheria alla Romania, Stato
che aveva imposto orari diversi proprio per differenziare tra la
popolazione, Sven Knoll (STF) ha sostenuto che se in alto Adige
si fosse passati all’ora legale permanente ci sarebbe stato un
orario differente rispetto al Tirolo. Il suo gruppo era sempre
stato contrario al cambio di orario, ma il dibattito andava
affrontato a livello europeo.
    Anche Alex Ploner (Team K) ha ritenuto che si trattasse di
un tema che richiedeva una discussione a livello europeo. Si
trattava di una bella idea per il risparmio energetico, ma
bisognava considerare anche l’orario biologico delle persone,
che secondo gli scienziati del sonno sarebbe stato messo in
difficoltà dalla permanenza dell’ora legale, con la quale il
sole sarebbe sorto in certi luoghi alle 9.33 del mattino.
    Secondo Paula Bacher (SVP), mantenere sempre l’ora legale,
quella estiva, sarebbe una bellissima proposta, però il voto
aveva poco senso se c’era stata già una decisione a livello
europeo: diceva questo anche se, personalmente, aveva difficoltà
al cambio dell’ora.
    L’assessore Giuliano Vettorato ha chiarito che
obiettivamente la proposta portava a un risparmio: la Giunta
accoglieva quindi il voto. Repetto ha ribadito che era la stessa
Unione Europea a chiedere una decisione in questa direzione.
    Sven Knoll, ribadendo la sua contrarietà, ha chiesto il voto
nominale. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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