L’Alto Adige è il più grande frutteto d’Europa e Lana è il paese che possiede più meleti per estensione, tanto che l’1% della produzione di mele della regione deriva proprio da questo comune. Sono, infatti, quasi 70.000 le tonnellate raccolte ogni anno dalle circa 500 aziende agricole di Lana e di questo quantitativo ben 55.000 tonnellate sono prodotte dai soci di Lanafruit, una delle cooperative di frutticoltori di Lana.
Le particolari condizioni geografiche e il clima alpino-mediterraneo di questo territorio, e dell’Alto Adige in generale, favoriscono la crescita di una grande varietà di mele. Tra quelle più antiche ci sono la Maschanzker, la Köstliche, la Goldparmäne e la Ledererer; oggi, tra circa 20 varietà, le più diffuse sono la Golden e la Red Delicious, insieme alla Granny Smith, mela con la buccia verde introdotta negli anni ’70, la Gala, la Fuji, la Braeburn e la Cripps Pink.
Da metà agosto, quando le dolci e rosse Gala sono mature, a metà novembre con la cernita delle succose e acidule Pink Lady, vengono raccolte a mano e poi consegnate alle cooperative frutticole della zona, dove sono selezionate e stoccate in magazzini altissimi. Le cooperative utilizzano poi sofisticate tecniche di raffreddamento: la temperatura viene portata a 2°-2.5°, l’umidità viene alzata del 90-100%, mentre il contenuto di ossigeno viene abbassato dell’1-1.5%, per evitare l’ossidazione dei frutti e fornire così mele di alta qualità in ogni stagione. Prima della vendita, ogni mela viene selezionata: un nastro trasportatore porta il singolo frutto sotto lo scanner di una tecnologica macchina selezionatrice, in grado di scegliere le mele in base alla qualità, misurandone l’esterno, valutandone il colore, la grandezza e il peso (per ogni singolo frutto vengono scattate 70 foto in pochi millesimi di secondo).
Successivamente le mele vengono messe in commercio; circa il 50% del raccolto viene esportato nel mondo, soprattutto in Germania, Scandinavia e Spagna.
L’intero territorio di Lana nel tempo della fioritura dei meli si trasforma in un mare bianco rosato e nell’aria si diffonde un gradevole ed intenso profumo. I meli in fiore sono un vero spettacolo in questa zona ed è così preponderante la loro presenza che si è soliti festeggiare questo momento con una manifestazione che fino all’anno scorso si chiamava “Festa della Fioritura”, mentre da quest’anno avrà il nome “Lana in Fiore” e durerà per tutto il mese di aprile, con laboratori creativi, conferenze, corsi di cucina, di decorazione, escursioni e il torneo di golf “Ai meli in fiore”.
Il tempo della fioritura rappresenta un momento importante nella produzione delle mele. Il contadino, infatti, controlla che i fiori non siano troppo fitti, eliminando quelli in eccesso, perché l’albero possa sopportare il peso della giusta quantità di mele. In questo periodo il lavoro del contadino non si ferma neanche di notte, perché nelle fredde e serene notti primaverili i fiori potrebbero morire e per evitare ciò vengono azionati gli impianti di irrigazione. L’acqua spruzzata congela, ma per congelare deve raffreddarsi rapidamente e nel farlo produce il calore che avvolge il fiore proteggendolo dalla morsa del gelo. Il mattino successivo è un vero spettacolo la vista dei rami scintillanti di brina. Per produrre mele particolarmente buone, il contadino, inoltre, stacca dall’albero i frutti troppo piccoli e danneggiati, in modo che quelli che rimangono sui rami diventino ancora più grandi e belli e taglia i ramoscelli che fanno ombra.
Tutte queste importanti informazioni e curiosità sulla mela si trovano al “Museo della frutticoltura” di Lana di Sotto, un unicum nella regione alpina. Situato nella residenza medievale “Larchgut” il Museo della Frutticoltura, in una superficie espositiva di circa 1000 metri quadrati illustra, attraverso l’ausilio di diversi supporti, la storia di questo frutto dall’antichità fino ai nostri giorni, ma anche il lavoro e l’interazione dei tanti protagonisti della frutticoltura altoatesina. Già dal piano terra il visitatore viene subito immerso nel mondo di questo frutto: la mela del paradiso, la mela della discordia, la mela di Afrodite, la mela di Steve Jobs, la mela in medicina e in elisir di bellezza, in cucina e in pittura.