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Quatriglio, ‘ora un docu in Sicilia, poi un film su Salgari’

“È bello che ‘l’Isola’ venga
restaurata proprio quando, dopo tanti anni da allora, ho deciso
di riconnettermi con la Sicilia attraverso un documentario,
raccontando una cosa molto personale e ‘siciliana'”. Lo dice
all’ANSA Costanza Quatriglio, accennando ai suoi progetti, in
occasione della presentazione ad Alice nella città, sezione
autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma, della
versione restaurata da Cinecittà della sua opera prima, L’isola
(2003). La cineasta ha anche in preparazione un film di fiction,
dedicato a Salgari “che verrà molto più in là”. Titolo
provvisorio Angiolina e il capitano e al centro della trama,
stando alla sinossi su Filmitalia, ci sono gli ultimi anni dello
scrittore, attraverso gli occhi di una giovane ammiratrice,
Angiolina.
    La palermitana Quatriglio ha sempre visto la Sicilia come “una terra aperta. In questi anni ho fatto storie ambientate
altrove e spesso in altre lingue, storie lontane che
riverberavano in me” sottolinea. L’isola (in versione restaurata uscirà in home video il 14 dicembre con Mustang Entertainment)
, ambientato a Favignana, è la storia di Turi e Teresa, figli di
un pescatore, raccontati lungo l’arco di un anno, tra vita
dell’isola, sogni e i ruoli a cui i protagonisti sono chiamati.
    “Ritornare all’Isola è stato bello. Mi è piaciuto molto lo
sguardo di stupore, di scoperta, di gioia che sento guardando il
film. Ritrovo una me che c’è sempre, sono sempre quella, nel
bene e nel male” osserva sorridendo.
    La cineasta è anche direttrice artistica della sede del
Centro Sperimentale di Cinematografia a Palermo, dove è ospitato
il corso di documentario e cinema del reale: “Credo che a fronte
di maggiori investimenti sul cinema documentario negli ultimi
anni” e “di una maggiore riconoscibilità, c’è il rischio di
un’omologazione dei formati da parte delle piattaforme. Sta a
noi tutti vigilare che questo non accada e ritrovare la
vocazione del documentario italiano che negli ultimi 20 anni si
è imposto come un territorio di libertà e sperimentazione
creativa. Bene che ci siano più fondi e più pluralità
nell’essere distribuiti, occhio a non fare tutti lo stesso
film”.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

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