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Museo del Liberty a Palermo dove sorgeva villa Deliella

(ANSA) – PALERMO, 22 APR – Costruita a Palermo nel 1905 su
progetto dell’architetto Ernesto Basile, Villa Deliella fu
abbattuta nel 1959 – nel periodo del “sacco edilizio”, per far
posto a un palazzone, mai sorto a causa dello scandalo che fece
insorgere, tra gli altri, Bruno Zevi. In quello spazio occupato
per anni da un parcheggio privato, in piazza Francesco Crispi
(chiamata dai palermitani piazza Croci), per iniziativa della
Regione siciliana sorgerà il museo del Liberty, in omaggio a
Basile, protagonista di quella corrente artistica.
    “Era un impegno che avevo preso con il parlamento siciliano e
con tutti i palermitani qualche giorno fa, durante l’esame della
manovra finanziaria all’Assemblea regionale. Oggi,
quell’impegno, è stato rispettato: abbiamo stanziato tre milioni
di euro per l’istituzione del “Museo regionale del Liberty –
Villa Deliella” e dell’itinerario dell’Art Nouveau, annuncia il
governatore Nello Musumeci, dopo il via libera della giunta alla
proposta dell’assessore Alberto Samonà, che vedrà una sinergia
tra gli assessorati dei Beni culturali e delle Infrastrutture.
    In occasione della recente sessione finanziaria, dopo che una
norma analoga presentata dal deputato Marianna Caronia (FI) era
stata stralciata, il governatore aveva espresso l’intendimento
del governo di disporre nel più breve tempo possibile un atto
amministrativo per avviare le procedure per la nascita del museo
e di un itinerario culturale connesso.
    “Oggi è un giorno particolarmente importante – sottolinea
l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana,
Alberto Samonà – perché si sana una ferita inferta oltre
sessant’anni fa a Palermo e alla Sicilia. La decisione di far
nascere il Museo del Liberty è un atto politico forte che
realizza un doppio risultato: rende la giusta visibilità a uno
stile architettonico che ha contrassegnato un periodo memorabile
della Sicilia e risarcisce moralmente e culturalmente l’intera
comunità siciliana per la violenza subita”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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