
(ANSA) – PALERMO, 13 APR – “Dallo scorso dicembre lavoriamo
con turni di 6 ore, 7 giorni su 7, abbiamo lavorato a Natale,
Capodanno, Pasqua e Pasquetta, ma ancora dobbiamo ricevere i
nostri stipendi”. La denuncia arriva da alcuni dei circa 90
medici assunti tra dicembre e febbraio scorso dall’Asp di
Palermo per il cosiddetto progetto ‘Tat’ (tamponi a tappeto) che
devono effettuare i tamponi negli hub cittadini. I medici sono
stati contrattualizzati, da liberi professionisti con partita
Iva, a circa 200 euro al giorno, dall’Asp di Palermo, e
assegnati all’ufficio del commissario dell’emergenza Covid per
eseguire tamponi rapidi e molecolari nelle tre sedi di Fiera del
Mediterraneo, porto ed aeroporto. I sanitari sono stati
utilizzati per eseguire tamponi ‘drive in’ anche nelle scuole e
in molti paesi della provincia di Palermo. “Purtroppo ad oggi
solo una decina di colleghi ha ricevuto lo stipendio di dicembre
– dice un medico – siamo una novantina, abbiamo emesso
regolarmente le fatture ma dobbiamo avere stipendi di 3 o 4
mesi. Più volte abbiamo fatto presente il problema prima al
commissario Costa poi direttamente ai dirigenti dell’Asp, ma
finora soltanto promesse che sono rimaste tali”. Il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni,
spiega così i ritardi: “In numerose fatture presentate abbiamo
riscontrato una serie di problemi relativi alla documentazione
prodotta. Alcuni hanno provveduto e quindi hanno ricevuto il
loro compenso regolarmente. Altre fatture sono state rigettate
dal sistema perché non erano corrette. È stato anche spiegato il
tipo di correzione da apportare e comunque i nostri uffici
amministrativi sono a disposizione di questi medici per i
chiarimenti opportuni. Voglio ricordare che alcuni di essi non
hanno ancora espresso e prodotto la manifestazione di volontà
nel proseguimento del rapporto, dopo la scadenza dello scorso 31
dicembre”, conclude Faraoni. (ANSA).
Fonte Ansa.it