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Acquista cocaina, licenziato collaboratore del presidente Ars

(ANSA) – PALERMO, 06 APR – Segnalato alla Prefettura come
acquirente di tre grammi di cocaina un collaboratore del
presidente dell’Assemblea regionale siciliana è stato subito
licenziato. A emettere il provvedimento è stato il presidente
dell’Ars, Gaetano Galvagno, dopo avere appreso la notizia dalla
stampa. Due giorni fa, l’uomo è stato bloccato a bordo della
propria auto dagli agenti della Squadra mobile dopo avere
acquistato a droga.
    A cedergli la sostanza stupefacente è stato Mario Di Ferro,
57 anni, gestore del ristorante e cocktail bar Villa Zito in via
Libertà a Palermo, arrestato in fragranza con l’accusa di
spaccio di droga. L’acquirente ha confermato agli investigatori
di avere consegnato a Di Ferro 300 euro in cambio della cocaina.
    Lo chef si è difeso negando di essere un abituale spacciatore e
sostenendo di aver solo accontentato le richieste di un amico e
di essere dispiaciuto per quanto accaduto.
    L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Palermo. Dopo
la convalida del provvedimento, il gip ha imposto a Di Ferro
l’obbligo di dimora a Palermo e quello di presentazione alla
polizia giudiziaria.
    “Apprendo mezzo stampa di fatti che coinvolgono un
collaboratore del mio staff in vicende che hanno a che fare con
la droga. Al netto della sua professionalità e competenza, ho
ritenuto di licenziarlo con effetto immediato”, dice il
presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. “Sono sempre stato contro
ogni tipo di droga e, proprio la scorsa settimana, insieme ad
altri deputati dell’Ars, ci siamo sottoposti al test del capello
– aggiunge – Il suo gesto è ingiustificabile e va condannato.
    Pertanto, ho ritenuto di provvedere al suo allontanamento dal
mio ufficio”.
    Il collaboratore licenziato, che non risulta indagato ma
segnalato come assuntore di droga, è nell’elenco dei venti
collaboratori del presidente Galvagno. Dal sito dell’Ars emerge
che è sotto contratto dal 5 dicembre 2022 e il suo incarico
scade il 31 dicembre di quest’anno. Alla fine della scorsa
legislatura, era stato inserito nel bacino dei cosiddetti “stabilizzati” da cui i gruppi parlamentari possono attingere il
personale retribuito dall’Ars. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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