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Sindacati, confronto urgente con il governo per Sider Alloys

“Quanto sta avvenendo all’interno
dello stabilimento Sider Alloys, sito che dovrebbe rilanciare la
produzione di alluminio primario, ha del paradossale. Il
tentativo di ottenere un ingente finanziamento con le garanzie
Sace, si scontra con importanti problemi contingenti che portano
ad una mancanza di fiducia nella Sider Alloys”. Lo denunciano i
sindacati che chiedono al governo un tavolo urgente di
confronto.
    Oltre alla mancanza di fiducia da parte delle organizzazioni
sindacali, “non più coinvolte e informate su quanto sta
accadendo in stabilimento e sulle procedure che si intendono
perseguire”, c’è quella delle istituzioni nazionali e regionali,
della forza lavoro e la fuga di fornitori e aziende d’appalto.
    “È il momento di dire basta, il governo nazionale affronti
l’inaffidabilità dell’azienda e ne tragga le giuste conseguenze
– scrivono Fsm Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Film -. Avere regalato lo
stabilimento ad un imprenditore non esperto in materia di
alluminio si è rivelato fallimentare. Ma errare è umano, non lo
è perseverare”.
    Le sigle sindacali chiedono che “si lavori ad altre
soluzioni, vista la dimostrata incapacità di rilancio. Al
momento, al di fuori del reparto della fonderia, dove sono stati
realizzati parziali investimenti, abbiamo assistito alla totale
demolizione degli impianti esistenti”.
    “Questo stabilimento ha un senso produttivo se si intende
produrre alluminio primario, attraverso il rilancio della sala
elettrolisi, unico reparto da cui ottenere alluminio primario –
concludono -. In caso contrario (le produzioni attraverso le
rifusioni in fonderia), temiamo sia solo un tentativo di
guadagnare tempo per spendere gli ulteriori finanziamenti
richiesti, gioco al quale le organizzazioni sindacali non
vogliono partecipare in nessun modo”.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

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