
(di Stefano Ambu) Ottocento tesori da scoprire o da
riscoprire affidati al racconto di quasi 20.000 tra studenti e
volontari. Ventotto comuni in campo tra Sardegna e Penisola: via
alla ventottesima edizione di Monumenti aperti, forse la più
ricca della sua storia per programma e offerta.
Inventata a Cagliari nel 1997, fu subito un successo con
migliaia di persone in fila per conoscere, anche grazie alle
guide e ai volontari, storie nuove o antiche, dai segreti della
necropoli di Tuvixeddu ai cunicoli dei rifugi per i
bombardamenti della seconda guerra mondiale. Appuntamento
cittadino, poi regionale, ora anche sempre più nazionale la
creazione di una rete che si estende a quasi tutta l’Italia. Si
inizia a maggio in Sardegna. Per poi attraversare il mare con la
tranche autunnale il 12 ottobre a Bitonto, seguita il week end
successivo da Ferrara.
Un’edizione che comincerà sabato 4 e domenica 5 maggio a
Nurachi, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Samassi, San Gavino
Monreale, Sassari e Sant’Antioco, per concludersi sabato 26 e
domenica 27 ottobre a Cagliari. Un calendario primaverile che
fino al 2 giugno attraverserà la Sardegna per poi approdare in
Puglia ed Emilia Romagna sino al ritorno nell’isola dalle undici
amministrazioni locali che compongono l’Unione dei Comuni
dell’Alta Gallura.
Un’edizione dedicata a Linetta Serri, scomparsa nei giorni
scorsi, presidente regionale dell’Anci, ma soprattutto per anni
colonna dell’associazione organizzatrice Imago Mundi OdV. Tema
di quest’anno: “spazi per i sogni”. “Di fronte a una perdita
così difficile da colmare Monumenti Aperti nel 2024 fa
registrare un segno ‘più’ nell’isola – ha detto il presidente
Massimiliano Messina – più comuni che aderiscono alla rete del
progetto, più nuovi ingressi, fra nord e sud della Sardegna,
come Arzachena o Nurachi, Santa Teresa Gallura o Nuxis, per
citarne alcuni, insieme a ritorni di centri importanti, come
Olbia e Tempio. Ciò significa più scuole, più associazioni, più
studenti e volontari, più comunità. Aumenteranno
significativamente nella Penisola le regioni attrici, grazie a
un progetto nazionale in rampa di lancio. Tutto questo porterà
alla costituzione della Fondazione di Comunità di Patrimonio”.
Anche la Regione vicina alla manifestazione: “Monumenti aperti –
ha detto l’assessora alla Cultura Ilaria Portas – rappresenta la
nostra visione di cultura: capillare e fruita anche nei posti
più piccoli che nascondo tante perle del nostro patrimonio.
Importante poi il coinvolgimento delle nuove generazioni”.
Come avviene dal 2008, il progetto Monumenti Aperti anche
quest’anno ha ricevuto la Medaglia di Rappresentanza della
Presidenza della Repubblica Italiana. Dalla prima edizione, sono
state oltre 4 milioni le visite guidate, condotte da 160.000
studenti e 60.000 volontari che hanno raccontato e custodito
oltre 1.700 monumenti in più di 160 comuni prima della sola
Sardegna, ma nel corso degli anni anche del Piemonte,
dell’Emilia-Romagna, della Puglia, della Lombardia e del Lazio.
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Fonte Ansa.it