
(ANSA) – ORISTANO, 04 NOV – Nasce il Consorzio di tutela e
valorizzazione della Vernaccia di Oristano, la prima Doc sarda.
Presentato nella sede della Coldiretti di Oristano, è un punto
di arrivo che parte dall’esperienza dell’Ecomuseo multimediale,
rete di produttori impegnata nella promozione e tutela dell’
antico vitigno, fondata da Davide Orro, dell’azienda Famiglia
Orro e con sede a Tramatza.
Un importante traguardo per questo bianco secco dai sentori
intensi e “mirrati”, vitigno unico al mondo e che, primo
nell’Isola, ha ottenuto nel 1971, la prestigiosa denominazione.
Presidente è stato nominato Mauro Contini, dell’azienda Attilio
Contini; vice Davide Orro, Famiglia Orro, soci fondatori assieme
a Giuseppe Ponti, Cantina della Vernaccia, Gianni Serra,
fratelli Serra, Mauro Putzolu, S’ Anatzu, Giuseppe Ponti, Il
Melograno, consiglieri del Cda.
Hanno raccolto l’invito di Coldiretti Oristano a “fare rete”,
col supporto dell’enologo Aldo Buiani. “Un risultato
fondamentale per la crescita del territorio di cui vitigno e
vino sono parti integranti – ha messo in evidenza Mauro Contini
– il Consorzio Vernaccia di Oristano doc è aperto a tutte le
realtà territoriali che vorranno farne parte”.
A favorire la nascita del Consorzio è stata la proposta di legge
sulla “valorizzazione del vitigno Vernaccia e vino Vernaccia di
Oristano doc”, primo firmatario Francesco Mura. Buiani ha
evidenziato come “quasi sempre dietro le doc più importanti c’è
un Consorzio. Ora occorre mettere mano a un disciplinare vecchio
di 50 anni e innovare in termini di processo e prodotto”.
Il Consorzio porterà avanti progetti di promozione e sviluppo
della Vernaccia. “Un progetto inclusivo, tutti gli attori della
filiera verranno coinvolti negli incontri in programma nei
prossimi giorni”, hanno detto Giovanni Murru e Emanuele Spanò,
rispettivamente presidente e direttore Coldiretti Oristano. Con
un obiettivo: “Questa doc deve riappropriarsi del ruolo che
aveva negli anni Ottanta – ha concluso Buiani – servono risorse
a disposizione del Consorzio e servono subito, ci sono strumenti
già previsti a livello regionale e altri ministeriali, ma hanno
tempistiche sfalsate rispetto alle cogenti esigenze, serve che
la politica si attivi per aiutare l’iniziativa a decollare”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it