
(ANSA) – TARANTO, 15 NOV – Da oggi è inibito l’accesso allo
stabilimento siderurgico di Taranto a decine di ditte
dell’appalto a cui Acciaierie d’Italia ha notificato la
sospensione dell’attività per “sopraggiunte e superiori
circostanze”. L’iniziale numero di 145 aziende sospese, secondo
fonti sindacali, si sarebbe un po’ scremato in quanto alcune di
esse sarebbero state richiamate dal committente riprendendo gli
ordini. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo
Urso, che ha chiesto all’azienda “risposte immediate per
l’indotto e per i lavoratori” ha convocato per giovedì 17 alle
9.15 il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e per
le 12 le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Ugl e Usb.
Oggi, per il secondo giorno consecutivo, l’Usb sta tenendo un
presidio davanti alla portineria imprese dello stabilimento di
Taranto. “Tra i lavoratori dell’appalto – sottolinea
l’organizzazione sindacale – si percepisce caos: alcune ditte,
avvisate, non si sono presentate, altre sono state bloccate
all’ingresso, per altre ci sono stop a macchia di leopardo in
relazione agli impianti dove svolgono i lavori”.
L’Usb e gli altri sindacati, da Fim, Fiom e Uilm alle
federazioni di categoria Cgil, Cisl, Uil di trasporti, edili e
multiservizi, in attesa dell’incontro di dopodomani al Mise
hanno deciso di sospendere temporaneamente la mobilitazione che
inizialmente era stata programmata per domani e che sarà rimessa
in pista nella giornata di lunedì 21 qualora dal confronto col
ministro Urso non dovessero ottenere le risposte attese. (ANSA).
Fonte Ansa.it