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A Foggia le panchine per la pace e per l’uguaglianza di genere

Si chiama ‘Una panchina per la
pace’ l’iniziativa promossa in occasione dell’8 marzo dal Comune
di Foggia insieme a numerose associazioni locali per unire arte,
memoria e impegno civile, e celebrare i valori della libertà e
della giustizia. Numerose panchine in vari punti della città
saranno decorate con opere ispirate ai temi della pace, della
memoria storica e dell’uguaglianza di genere, grazie al
contributo dell’artista Viola Gesmundo. Al progetto hanno
partecipato l’Accademia di Belle Arti di Foggia e diverse scuole
del territorio.
    “Questa iniziativa è partita dal coordinamento Capitanata per
la pace e da un gruppo di associazioni per far vedere ai giovani
che c’è un’altra città, quella delle associazioni, e per
ricordare a noi adulti di tenere aperto il dialogo con loro e
spiegare che quello che si pensa va reso pubblico”, spiega
Antonietta Lerario dell’associazione la Merlettaia.
    “Abbiamo scelto le panchine perchè non c’è nulla di più
pubblico di una panchina e anche per richiamare il concetto
delle panchine rosse – continua Lerario -. Perché il binomio
pace e donne è fondamentale. Noi riteniamo che se non ci
abituiamo nelle relazioni quotidiane a cambiare criteri di
valori e a contrattare, non possiamo pretendere lo stesso dagli
Stati. E invece lo dobbiamo pretendere”.
    “E’ un momento importante per celebrare il movimento delle
donne che conosce il conflitto ma ha sempre cercato di evitare
la guerra ed unire gli ideali di libertà e giustizia al percorso
della resistenza partigiana – ha sottolineato la docente di
storia e filosofia del liceo Marconi di Foggia, Monica Gigante
-. Sempre per raccontare la pace come percorso di costruzione in
cui tutti si devono impegnare un tassello alla volta, una
pennellata alla volta, come queste panchine, per dare un
messaggio di rete nel territorio”.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

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