
(ANSA) – TORINO, 30 MAG – Non si arresta – secondo un’analisi
condotta dal comitato regionale piemontese dell’Unione nazionale
consumatori – il caro-spesa per gli articoli dell’infanzia.
“L’inflazione ormai vicina all’8,5% – dice la presidente,
Patrizia Polliotto – coinvolge anche gli articoli per l’infanzia
che, da aprile a oggi, stanno conoscendo una corsa al rincaro
dei prezzi che intacca ulteriormente i budget familiari mensili
delle famiglie piemontesi, penalizzando soprattutto quelle
monoreddito e con figli a carico”.
L’analisi dei dati del 2022 in Piemonte riporta aumenti per
alimentazione dell’11,3%, dei pannolini de 13,6%, di oltre il
30% per passeggini, seggiolini e accessori. A complicare il
quadro allarmante anche la scarsa reperibilità di alcuni
prodotti primari, dovuta essenzialmente al calo di produzione in
atto dalla pandemia a oggi, all’incremento dei costi di
logistica, energia e carburante. Ma anche ai risparmi sugli
stoccaggi per via della tendenza di mercato a produrre sempre
più in relazione alla richiesta effettiva. Nonostante la
riduzione dell’Iva al 5%, – conclude Patrizia Polliotto – i
benefici per i consumatori sui prezzi di latte in polvere,
pannolini e simili sono pressoché inesistenti”. (ANSA).
Fonte Ansa.it