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Smog: impianti termici, 28% sforano limiti biossidi di azoto

(ANSA) – TORINO, 26 SET – Il 35% degli impianti termici
controllati in Piemonte da Arpa (Agenzia regionale per la
protezione ambientale) non era in regola e nell’80% dei casi il
motivo era il superamento dei limiti delle emissioni di ossidi
di azoto.
    Il bilancio di un anno di ispezioni, pubblicato dall’agenzia,
evidenzia che su 524 impianti controllati, pari a 24 mila unità
abitative, privilegiando anzianità e potenza termica superiore a
100 kw, 185 non erano in regola (140 in Torino e Città
metropolitana) per le emissioni, nel 28% dei casi, o per non
avere rispettato i programmi di manutenzione o di installazione
dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione.
    Oltre il 50% degli impianti ispezionati, inoltre, presentava
carenze inerenti il rispetto del valore minimo di rendimento e
della normativa sulla sicurezza.
    “Il trend crescente del numero di ispezioni sugli impianti
termici effettuati negli ultimi anni – spiega il direttore
generale di Arpa, Angelo Robotto – è frutto di un importante
sforzo organizzativo messo in atto dall’Agenzia per rendere più
efficaci i controlli su una componente che contribuisce in modo
significativo all’inquinamento dell’aria. La messa a norma degli
impianti a seguito di queste attività di controllo ha
conseguenze rilevanti sul miglioramento del rendimento
energetico degli impianti e sulla riduzione di emissioni di gas
inquinanti quale l’ossido di azoto. Tale riduzione si può
stimare in circa 420 tonnellate all’anno sulla (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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