
(ANSA) – TORINO, 07 GEN – Il pericolo di valanghe spontanee è
in calo, grazie all’assestamento del manto nevoso, ma il rischio
che sia l’uomo a provocarle resta “marcato” (grado 3 sulla scala
europea che arriva fino a 5, “molto forte”) per i prossimi
giorni su tutto l’arco alpino piemontese. “Sono ancora possibili
– avvisa Arpa nel bollettino valanghe – distacchi di neve a
debole coesione e a lastroni in prevalenza di superficie, di
medie o grandi dimensioni, dai percorsi abituali e dalle barre
rocciose soleggiate. Sui settori di confine occidentali il
passaggio di uno sciatore dove il manto è meno spesso può dare
origine a valanghe a lastroni di fondo, anche di grandi
dimensioni.
Per le escursioni in ambiente innevato è necessaria una grande
capacità di valutazione locale del pericolo valanghe”.
Nei primi 5 giorni del 2021 complessivamente, a 2000 metri di
quota, sono caduti 50-140 centimetri su Alpi Marittime, Liguri e
sull’Appennino, 90-120 cm sulle Alpi Pennine e Graie, 40-120 cm
sulle Cozie (con massimi oltre 130cm fra Val Sangone e Valle
Po), 60-90 sulle Lepontine.
Gli apporti minimi si sono registrati su Alpi Cozie di
confine, i massimi sulle zone prealpine e sui settori
meridionali fino alle basse quote (90cm a Priero, nel Cuneese,
altitudine 610 metri). (ANSA).
Fonte Ansa.it