
(ANSA) – TERMOLI, 26 MAR – La firma del patto educativo
adeguato alla realtà locale chiude la settimana di eventi per il
40/o anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II a
Termoli, avvenuta il 19 marzo del 1983: un’intesa tra Comune di
Termoli, diocesi, Ufficio scolastico regionale, dirigenti
scolastici, Ordine dei giornalisti e stampa cattolica del
Molise.
Il patto è stato siglato nel municipio adriatico alla
presenza del cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio
Cardinalizio, nel solco del Patto educativo voluto da Papa
Francesco: oltre al cardinale hanno preso parte alla cerimonia
il sindaco Francesco Roberti, il vescovo Gianfranco De Luca, il
direttore dell’Ufficio scolastico regionale Anna Paola Sabatini,
i dirigenti scolastici degli istituti del Basso Molise, i
giornalisti con l’Ordine del Molise e Ucsi Molise. “Ero bambina – ricorda la direttrice dell’Usr Sabatini – e
con mio padre abbiamo seguito la visita del Santo Padre a San
Salvo e poi a Termoli. Quello di oggi è un messaggio forte che
dobbiamo trasmettere ai nostri ragazzi perché in questo momento
vivono difficoltà, anche disorientamento. Per noi è un momento
essenziale non solo perché criticità così importanti non possono
che essere affrontate con una sinergia forte come quella che
oggi andiamo a siglare, ma anche una unicità di vedute che
devono porre al centro del percorso educativo la persona,
l’ascolto dei giovani e l’inclusione. Questo è un momento
importante per suggellare una unità di intenti e di azione forte
per un bene importante e prioritario quali sono i nostri ragazzi
e i nostri giovani che rappresentano il futuro ma soprattutto il
nostro presente”.
Secondo il cardinale Re “se vogliamo un futuro migliore
dobbiamo puntare sull’educazione. E’ sempre stata importante per
preparare alla vita. C’è bisogno di formazione profonda che dia
la capacità di affrontare le sfide che il futuro ci riserva”.
Per il sindaco di Termoli la visita di Papa Giovanni Paolo II
è stata “toccante come l’incontro recente a Roma da Papa
Francesco che ci ha consegnato l’idea delle istituzioni che
insieme devono farsi carico dell’educazione, oltre a essere
presenti per favorire la crescita sana delle future
generazioni”. (ANSA).
Fonte Ansa.it