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Minacce e diffamazione via social dopo licenziamento, arrestata

(ANSA) – ANCONA, 25 GIU – Dopo essere stata licenziata
l’estate scorsa da un esercizio pubblico, una 22enne si era resa
responsabile di una serie di condotte persecutorie e
diffamatorie nei confronti dei due titolari dell’attività
(sorella e fratello) e di loro famigliari: utilizzando vari
account e tramite diversi profili aperti su social network,
avrebbe pubblicato e inviato al compagno, al fratello e alla
sorella, della persona offesa, una serie di messaggi gravemente
ingiuriosi e minacciosi. Dopo un’articolata attività
investigativa, coordinata dalla Procura di Ancona, poliziotti
della Questura hanno sottoposto agli arresti domiciliari la
giovane, accusata di stalking, diffamazione aggravata e
continuata, con aggravamento della misura cautelare già in atto
del divieto di avvicinamento e di comunicare con le persone
offese.
    Le minacce ricevute e gli atti persecutori avevano ingenerato
nelle persone offese un grave stato di ansia che hanno portato a
modificare le proprie abitudini di vita in particolar modo negli
spostamenti quotidiani. L’attività d’indagine della Polizia,
proseguita con la richiesta di applicazione di idonea misura
cautelare avanzata dalla Procura, era culminata nel febbraio
scorso nel divieto di avvicinamento disposto dal gip a carico
della giovane, a non meno di 500 metri dalle vittime, nonché il
divieto di comunicare con loro con qualsiasi mezzo. Nonostante
l’emissione del provvedimento restrittivo, la donna aveva
continuato a porre in essere le condotte persecutorie e
diffamatorie nei confronti delle vittime tanto da costringerle a
denunciare nuovamente i fatti alla Polizia. Dopo la segnalazione
pervenuta dalla Questura, il gip ha aggravato la misura
cautelare disposta in precedenza, sostituendola con gli arresti
domiciliari presso la sua residenza. Oggi la polizia ha eseguito
il provvedimento nei confronti della 22enne. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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