
(ANSA) – ANCONA, 07 LUG – Nel primo trimestre 2021, le
aziende marchigiane hanno assunto 35.102 persone, -14% rispetto
allo stesso periodo 2020 e cioè 5.721 in meno; -26,3% rispetto
al 2019. La tipologia contrattuale che registra la maggiore
perdita rispetto allo stesso periodo del 2020 è il contratto
stagionale (-54,7%), a seguire l’intermittente (-33,2%) e il
contratto a tempo indeterminato (-14,8%). Lo evidenziano i dati
dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps, elaborati dall’IRES
Cgil Marche, Più contenuta la contrazione dei contratti a
termine (-12,3%). Salgono le assunzioni dei contratti in
somministrazione (+6,7%).
Nello stesso periodo, le cessazioni dei rapporti di lavoro
sono state 26.911 (-30,8% rispetto al 2020). Le cessazioni sono
diminuite per tutte per le tipologie contrattuali. In
particolare, quelle di contratti stagionali sono crollate del
64,7%. Il saldo assunzioni/cessazioni del trimestre risulta
positivo nel complesso (+8.191) e per le singole tipologie
contrattuali ad eccezione dei contratti a tempo indeterminato.
Le trasformazioni di contratti precari in rapporti a tempo
indeterminato sono state 3.700 (-1.826 rispetto allo stesso
periodo del 2020): soprattutto a causa del minor numero di
trasformazioni dei rapporti a termine, praticamente dimezzati
rispetto all’anno precedente.
“I dati – dichiara Rossella Marinucci, segretaria regionale
Cgil Marche – confermano per le Marche un vero primato nella
precarizzazione del lavoro. Per l’uso della somministrazione e
del lavoro intermittente, infatti, siamo sempre in testa alle
classifiche, mentre occupiamo le ultime posizioni nelle forme
più stabili di assunzione. Per questo, – afferma – occorre una
riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive
che sostengano nelle fasi di transizione tra un lavoro e l’altro
e che bilancino tanta precarietà, non solo lavorativa ma anche
di vita”. (ANSA).
Fonte Ansa.it