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Trasporto aereo “anno zero”, il j’accuse della Uil

Trasporto aereo in Italia “anno
zero”. Lo afferma Ivan Viglietti, segretario nazionale Uil
Trasporti, che ricorda la scomparsa di AirOne, AirEurope, Lauda
Air, Blu Panorama, Eurofly, Meridiana, Alpi Eagles, Volare, Air
Dolomiti, Air Sicilia oltre alla “mitica” Alitalia, uno dei
simboli del tricolore nel mondo.
    “Perfino la Bolivia, uno dei Paesi più poveri al mondo, ha la
sua compagnia aerea. Fermo restando che i fenomeni sono
complessi la prima causa sono state le scelte politiche che
hanno trasferito le competenze sul trasporto aereo alle Regioni,
come è avvenuto per la sanità. Da quel momento si è interrotta
qualsiasi strategia nazionale, qualsiasi idea di ‘sistema
nazionale’ che includesse aeroporti, compagnie aree, bacini
d’utenza e regole. E di conseguenza si sono messe in moto
politiche locali con l’assegnazione a organizzazioni private
delle strutture aeroportuali”, afferma il sindacalista.
    “Le low cost sono il secondo elemento che ha determinato
l’implosione del settore in Italia. In questa frammentazione
tutta italiana con lotte fratricide fra aeroporti, si sono
astutamente inserite alcune low cost. Ma mentre in tutto il
mondo si costruivano aeroporti in base ai bacini di utenza, in
Italia si creavano bacini di utenza in base a dove erano
collocati gli aeroporti. Rispondendo ad interessi locali, spesso
elettorali”, denuncia Viglietti.
    “Il settore del trasporto aereo dovrebbe essere strategico
per una nazione – conclude il segretario -. E i governi
dovrebbero ragionare in termini di ‘sistema’. In Italia è stato
fatto tutto il contrario. Ci sono state ovviamente anche
responsabilità da parte di molti manager delle compagnie aeree
italiane, ma nel confronto sul mercato con diverse compagnie che
applicavano contratti di lavoro con basse retribuzioni, che
pagavano le tasse – assai ridotte – all’estero cioè nei Paesi di
registrazione e che percepivano contributi da parte degli
aeroporti italiani per atterrare lì, è evidente che i vettori “storici” italiani non potevano che uscirne sconfitti”.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

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