
(ANSA) – MILANO, 09 SET – Nelle parrocchie della Diocesi di
Milano dal 20 settembre per fare attività a rischio contagio da
Covid bisognerà avere ricevuto la prima dose da almeno 14
giorni o essere guariti da meno di 180 giorni dal Covid o aver
fatto un tampone negativo nei due giorni precedenti. Bisogna
quindi aver fatto quello che serve per ottenere il Green pass
anche se formalmente non è richiesto. Questo – previsto solo per
i maggiorenni – riguarda catechisti, coristi ma anche sacerdoti,
ministri della straordinari della comunione, educatori dei
doposcuola o delle scuole per stranieri delle parrocchie.
Le nuove norme sono contenute nel decreto promulgato dal
vicario generale monsignor Franco Agnesi che recepisce le
indicazioni della Cei sulle nuove misure anticovid.
Tampone o vaccino sono richiesti per attività dove più alto è
il rischio di contagio come la visita degli ammalati (salvo i
casi di persone in punto di morte), la distribuzione della
Comunione, e appunto gli incontri di catechismo, le attività
educative e didattiche gestite dalle parrocchie.
Una nota esplicativa dell’Avvocatura della Curia, spiega che
non sono previste specifiche misure di verifica. Alle persone
interessate dal provvedimento – esclusi i sacerdoti – verrà
chiesto di firmare un’autodichiarazione mentre “ai ministri
ordinati non è richiesto di assumere questo specifico impegno in
forma scritta avendo già un particolare dovere di obbedienza in
virtù del vincolo dell’Ordinazione”.
E’ stata anche pubblicata una nota di monsignor Agnesi che
permette da oggi la ripresa delle “processioni con la
partecipazione del popolo durante l’intero tragitto” ma comunque
i partecipanti dovranno mantenere la distanza di un metro dagli
altri e indossare “sempre la mascherina anche se il percorso
sarà interamente all’aperto»”. (ANSA).
Fonte Ansa.it