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Ščerbakova, per l’Ucraina è il periodo più buio dopo S

“La violazione del diritto più
grande di tutte in Russia è stata questa guerra criminale
scatenata da Putin senza alcun motivo contro un Paese vicino e
indipendente, l’Ucraina. Il periodo peggiore che l’Unione
sovietica ha vissuto è il terrore di massa instaurato da Stalin,
ma sicuramente il periodo attuale è più buio di quello delle
dittature succedutesi dopo Stalin”. Lo ha detto oggi parlando
con i giornalisti Irina Ščerbakova, storica russa co-premiata
nel 2022 con il Nobel per la pace insieme al Centro per le
libertà civili in Ucraina e l’attivista bielorusso Ales’
Bjaljacki, e nota per essere stata nel 1988 tra i membri
fondatori di Memorial, la prima organizzazione non governativa
in epoca sovietica, attiva nella documentazione delle violazioni
dei diritti umani.
    Ščerbakova è oggi a Udine per un incontro pubblico
organizzato da Friuli Storia, e domani a Pordenone sarà tra gli
ospiti di Pordenonelegge. “Ci sono state la guerra in
Afghanistan, le guerre in Cecenia – ha proseguito -, ma la
guerra in Ucraina per la sua crudeltà e numero di vittime supera
di molto tutti questi esempi”.
    “Non si tratta solo di violazioni dei diritti umani – ha
continuato la storica – ma va detto che in Russia oggi è stato
cancellato completamente il sistema del diritto, i tribunali
ricorrono a misure inimmaginabili contro chi si dice contrario
alla guerra, peggiori di quelle che venivano comminate ai
dissidenti nell’era di Breznev. Una delle libertà più compresse
è sicuramente la libertà di parola – ha sottolineato – che viene
negata applicando la censura sia nei mezzi di informazione, sia
nello spazio pubblico in generale E poi – ha evidenziato – ci
sono i metodi ilegali usati dalle Forze dell’Ordine contro la
popolazione civile, dato che picchiano e torturano le persone”. Ščerbakova ha riferito che, con l’associazione Memorial
Internazionale, che in Russia è stata chiusa, “abbiamo ricreato
una rete di sedici organizzazioni in diversi Paesi, tra cui
l’Italia, e continuiamo a fare il nostro lavoro pur in una
situazione difficile. Questa guerra – ha concluso – è
accompagnata da veri e propri crimiini contro l’umanità che
devono essere documentati e questi si occupano le nostre
orgainzzaioni in Ucraina e noi le aiutiamo a diffondere”.
   
   

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Fonte Ansa.it

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