(ANSA) – UDINE, 24 APR – “Oggi la nostra responsabilità e il
nostro dovere devono essere rivolti in egual misura ai ragazzi
del ’43 e a quelli del 2023. Chi ha fatto la Resistenza l’ha
fatta per preparare il terreno a opportunità e condizioni che ci
proiettassero oltre ciò contro cui i partigiani hanno
combattuto. Eppure, questo incredibile dono sembra oggi spesso
relegato in una buia soffitta”. Così Chiara Dazzan, pronunciando
l’orazione per l’Associazione Partigiani di Udine al partecipato
evento organizzato in Borgo Villalta per ricordare i 22 caduti
del quartiere e la partigiana “Gianna” Lizzero.
Assistiamo “al rafforzarsi del sovranismo e all’espansione
dell’autorità di partiti che sostengono ideologie xenofobe,
discriminatorie, omobitransfobiche, maschiliste – ha proseguito
– dunque per i giovani di oggi conoscere il significato della
vita veicolato dalla Resistenza è un’enorme occasione”.
Dazzan ha aggiunto ai 22 nomi elencati dei partigiani caduti, “quello di un partigiano dei nostri tempi”, Pierluigi Di Piazza,
prete di frontiera, fondatore del Centro di accoglienza Balducci
di Zugliano, scomparso un anno fa. Un uomo incapace di
indifferenza – ha evidenziato – costruttore di pace, condottiero
di battaglie per i diritti degli ultimi e di tutti noi”.
La commemorazione ha avuto inizio dinnanzi alla lapide
all’ingresso del Liceo Percoto. Dopo un saluto del neoeletto
consigliere comunale Iacopo Cainero, che ha sottolineato “l’impegno dell’amministrazione per una città dove siano sempre
vivi l’ascolto, la partecipazione e il dialogo democratico”, lo
storico Flavio Fabbroni ha ricordato la posa della lapide
avvenuta nel 1975 per il trentennale della Liberazione. Da qui
il corteo della memoria si è snodato fino a via Anton Lazzaro
Moro, dove Luca Meneghesso dell’Anpi Monfalcone si è soffermato
sull’esempio del partigiano Giovan Battista Periz “Orio”,
medaglia d’argento della Resistenza, cui è dedicata una targa.
(ANSA).
Fonte Ansa.it
